Si rinnova la presenza dell’Arlef a Vicino/lontano. L’Agenzia regionale per la lingua friulana in occasione della 17a edizione del festival presenterà “Ombris tal Infinît, lettura scenica con musica e immagini sulla poetica di Carlo Sgorlon”, una produzione del Teatro della Sete. Lo spettacolo multimediale – che andrà in scena domani primo luglio, alle 21.30, sul palco dell’Oratorio del Cristo – intreccerà le parole scritte da Sgorlon (Cassacco 1930 – Udine 2009) sulla propria vita e su altri temi a lui cari, a brani tratti dal terzo romanzo in lingua friulana dell’autore, pubblicato postumo nel 2010 dalla Società Filologica Friulana. Ad accompagnare la lettura, ci saranno la musica dal vivo e i disegni originali di Serena Giacchetta, che saranno video-proiettati ricreando le atmosfere, i personaggi e le vicende del racconto, nonché alcuni cenni alla poetica dell’autore, grazie ai contributi di Franco Fabbro e Marco D’Agostini, curatori del libro “Carlo Sgorlon. Scrittore e intellettuale friulano”, edito da Mimesis nel 2020.
Eros Cisilino
«Quella dell’Arlef a Vicino/lontano è ormai una presenza consolidata – ha ricordato il presidente dell’Agenzia, Eros Cisilino -. Quest’anno portiamo al pubblico del festival il tema del plurilinguismo, a noi caro, attraverso l’omaggio a un autore riconosciuto tra le voci narrative più rilevanti nel panorama della letteratura friulana e italiana del secondo Novecento». Lo spettacolo finanziato dall’Arlef porta in scena, attraverso una coralità di forme artistiche, un intenso romanzo di Carlo Sgorlon. «Grazie alle voci recitanti di Caterina Di Fant, Michele Polo e Valentina Rivelli – aggiunge Cisilino -, potremo apprezzare, espresse nella potenza della sua lingua madre, la sensibilità linguistica e il valore narrativo di un grande autore che ha nutrito un amore profondo per la sua terra, punto di incrocio di lingue e di culture, e che in friulano ha scritto ben tre romanzi. Se il tema scelto per quest’edizione del festival è “distanze”, con questa lettura scenica, inoltre, mi piace sottolineare che l’Agenzia darà il suo contributo per annullare la distanza che per troppo tempo, purtroppo, ha tenuto separato gli artisti del mondo dello spettacolo e il pubblico».
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Per la prima volta, Arlef è sbarcato a “Dialoghi”, festival itinerante del giornalismo e della conoscenza, che nel 2021 giunge alla sua VI edizione. Dopo il recente incontro a Giassico di Cormons, il 2 luglio, alle 10, all’Istituto Nostra Signora del capoluogo isontino, è in programma il secondo appuntamento, intitolato “Gorizia: una storia, tante lingue. Pluralismo linguistico e culturale di un importante crocevia europeo” e indirizzato agli studenti. A raccontare quale ricchezza sia la pluralità linguistica del territorio regionale sarà Michele Calligaris, operatore allo Sportel regjonâl pe lenghe furlane dell’Arlef, anche insegnante nei corsi pratici di lingua friulana della Filologica e attivo da anni nel settore della tutela delle minoranze linguistiche storiche del Friuli. L’obiettivo sarà puntato in particolare sul Goriziano, un’area di particolare interesse, sia storico che linguistico, per il passato del Continente, ma che, suo malgrado, fa capolino troppo tardi nei comuni libri di testo.
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In copertina, lo scrittore Carlo Sgorlon (Cassacco 1930 – Udine 2009).